mercoledì 17 settembre 2014

"specchi davanti specchi dentro specchi dietro specchi"

Quello che è successo, è la conseguenza di quello che già credevi.
Quello che hai scoperto, è il completamento di quello che già pensavi.
Ricordati che sei uno specchio, e che sei circondato da specchi come te,
tutti in affanno a cercare di guardare e apparire.
Ignari di essere solo un riflesso dentro il grande specchio,
che non è altro che l'illusione della realtà che percepiamo.
Quello che vedi è solo il riflesso delle tue esperienze passate che ti porti dentro,
dei sentimenti e delle sensazioni che provi, di quello che vuoi e non vuoi vedere.
E' li, dietro lo specchio, che si nasconde la reale sostanza dell'individuo,
dove la puoi toccare, annusare, assaggiare, senza bisogno di occhi e parole
solo il silenzio, il buio, l'amore.

lunedì 15 settembre 2014

Dal diario di un bambino malato di crescita

Crescere è come morire un poco alla volta
la realtà che mi circonda perde un pò dei suoi colori
ogni giorno di più
e le giornate di gioia e spensieratezza infinite sono sempre più rare
ma poi certe canzoni risvegliano in me quella sana rabbia adolescenziale
e mi sento di nuovo vivo, invincibile e immortale al pari degli dei
incosciente, arrogante, indomabile
con la voglia di spaccare il culo al mondo
vedo la bellezza in ogni strada percorribile
infinite possibilità tutte realizzabili
poi la canzone finisce e il sogno svanisce
questi momenti sono sempre più rari
sempre più brevi
anche la musica fa sempre più fatica a entrarmi dentro
come se ci fosse una crosta di freddo cemento
a isolare le mie emozioni dagli stimoli esterni.
Un giorno non ricorderò neanche più questi momenti
Sarò cresciuto del tutto, sarò totalmente morto.
E quando avvertirò quella sensazione di vuoto in me,
e non capirò di cosa si tratta,
forse mi ricorderò di non ricordare qualcosa di importante,
qualcosa di unico e prezioso, qualcosa che non tornerà più.

giovedì 11 settembre 2014

dilemmi in ritardo

Il dilemma sorse nel preciso istante in cui mi resi conto
e senza neanche averne la benché minima intenzione
d'aver il dilemma risolto

crateri

Raggi di sole solidi come accecanti pilastri marmorei scagliati dal cielo
infilzarono la terra generando enormi crateri di luce

la linea che non c'è

E' la linea che non c'è la più potente
  a delineare
  a mostrare
  a realizzare
realtà e sogno

sento...

...le vibrazioni nella fermezza
...la forza nella leggerezza
...la luce nell'ombra

vedo la forza...

...del tratto nella leggerezza
...della luce nella sua assenza
...dell'espressività nell'inutilità delle parole

Le astinenze

è quando t'abitui all'assenza delle cose che impari a farne a meno

linea luce

Per disegnare la luce non disegnare la luce
Per disegnare la linea non disegnare la linea

Forse si forse no

forse il tempo cancellerà il male fatto
forse l'amore sarà così grande da superare la diversità
forse la speranza di vincere sarà più forte della paura di perdere

Giiiira la ruotaaa gi..ra..la..

Più veloce gira la ruota, più veloce girerà
più lenta gira la ruota, più lenta girerà
arduo invertire il senso di rotazione
impossibile fermarla come il tempo
inutile guardarla girare senza farla girare
gira la ruota senza farti ruotare
la ruota ti porterà lontano
o ti travolgerà

domenica 7 settembre 2014

Più sapere = meno religione

Vista come metafora per educare ai principi morali, non ce ne dovrebbe essere bisogno, perché credo che siamo in un momento storico dove i principi morali, l'amore e il gusto di vivere nel rispetto reciproco si possono insegnare senza il terrore della punizione divina.
Spegne la ricerca a domande e soluzioni ai problemi terreni, ricercando la speranza e le risposte in realtà fantastiche inventate dall'uomo, fuggendo dall'accettazione della realtà e rinunciando a fare veramente qualcosa per mettere in atto un cambiamento.
E' stata, è e sarà, il più funzionale strumento per il controllo delle masse. La religione, e questa non l'ho scritta io,"è l'oppio dei popoli", ma grazie alla continua diffusione del sapere, è prossima l'ora del risveglio. Non è più il momento adatto per amare il cielo. E' ora di amare la terra e i suoi abitanti, prima che sia troppo tardi.
Le religioni servono a renderci ulteriormente diversi e quindi divisi, in modo che non si crei empatia, e non nasca la solidarietà che porterebbe alla lotta per il soccorso degli oppressi, perché uniti saremmo troppo forti non ci potrebbero controllare.
Ci mettono gli uni contro gli altri e si nutrono del nostro sangue. Sono loro, quelli che hanno sempre fame e sete, che non si saziano mai, sono i "prendi" , sono il cancro della terra, e sono maligni.
Religione e politica hanno lo stesso scopo: far credere alla gente qualcosa per fargli fare qualcosa che ti fa guadagnare potere e denaro senza usare la forza facendogli credere che sia per il proprio interesse e per quello dei propri simili.

sabato 6 settembre 2014

venerdì 5 settembre 2014

Luci in fuga

Quando vidi la luce
spegnersi nei suoi occhi
i miei persero un po’ della loro.
Come se un pezzo della mia anima
avesse colto l’occasione per fuggire via da me
e  andarsene per sempre con la sua non so dove.
Corsi subito alla finestra più vicina al letto e mi affacciai.
Con lo sguardo perso cercavo nel cielo ciò che non c’era più.

mercoledì 3 settembre 2014

I filo-anti-palestinesi

Per quel poco che c'ho capito io leggendo di qua e di la, il problema dei palestinesi non sono gli israeliani, ma chi continua ad usarli come carne da macello per i propri porci comodi e che continua a vivere in massima sicurezza e nel lusso più sfrenato.
I filo-palestinesi che si riempiono tanto la bocca con lo slogan "palestina libera" si dovrebbero rivolgere ad Hamas, non a Israele.
Possibile che gente cresciuta nel culto diritti umani e a cui è stata insegnata l'onta dell'olocausto, d'un tratto si schieri a favore di dittatori che si nutrono di terrore, uccidono omosessuali, mutilano donne, privano il proprio popolo di ogni forma di libertà reprimendolo e deprimendone lo sviluppo culturale, privano un altro popolo della sicurezza di montare su un autobus senza che un pazzo si faccia scoppiare in aria con lui, e che di nuovo nella storia sia l'ebreo il male??
Insomma, i veri responsabili del genocidio palestinese, dai loro lussuosi alloggi, dai loro superbunker, non hanno trovato giusto che mezza palestina sia stata venduta o regalata agli ebrei (a seconda delle varie teorie al riguardo), hanno fatto la guerra, l'hanno persa da quando l'hanno iniziata. Dovrebbero almeno concedere al proprio popolo di smettere di sanguinare e di ricominciare, ma la verità, è che non gliene frega un cazzo del proprio popolo, perché questa è gente che c'ha il suo tornaconto ed è completamente fuori dal mondo, e soprattutto non rischia di morire per le proprie scelte folli.

Allego un paio di articoli molto significativi al riguardo:

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=251&sez=120&id=32125

http://www.rightsreporter.org/lettera-aperta-a-chi-manifesta-per-la-palestina/

La danza della fottanza

Tanto presto o tardi, in un modo o nell'altro,arriverà il giorno in cui la vita ti fotte. È per questo che ogni giorno ti devi alzare e fottere la vita, fottere senza fottertene, con strafottenza, come se non ci fosse un domani. Ci vuole forza e coraggio, perchè è molto più facile farsi fottere e mandare tutto a farsi fottere stando a guardare gli altri che fottono anche per te pensando a quanto sarebbe bello fottere fino a quando non arriva il giorno in cui sei fottuto.