lunedì 15 settembre 2014

Dal diario di un bambino malato di crescita

Crescere è come morire un poco alla volta
la realtà che mi circonda perde un pò dei suoi colori
ogni giorno di più
e le giornate di gioia e spensieratezza infinite sono sempre più rare
ma poi certe canzoni risvegliano in me quella sana rabbia adolescenziale
e mi sento di nuovo vivo, invincibile e immortale al pari degli dei
incosciente, arrogante, indomabile
con la voglia di spaccare il culo al mondo
vedo la bellezza in ogni strada percorribile
infinite possibilità tutte realizzabili
poi la canzone finisce e il sogno svanisce
questi momenti sono sempre più rari
sempre più brevi
anche la musica fa sempre più fatica a entrarmi dentro
come se ci fosse una crosta di freddo cemento
a isolare le mie emozioni dagli stimoli esterni.
Un giorno non ricorderò neanche più questi momenti
Sarò cresciuto del tutto, sarò totalmente morto.
E quando avvertirò quella sensazione di vuoto in me,
e non capirò di cosa si tratta,
forse mi ricorderò di non ricordare qualcosa di importante,
qualcosa di unico e prezioso, qualcosa che non tornerà più.

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