mercoledì 21 novembre 2012

Presso "punti di non ritorno" con "psiche"

Vi sono punti di non ritorno nascosti nella psiche umana, magnetici, proprio come i buchi neri presenti nell' universo. Più ci avviciniamo ad essi, più la forza d attrazione aumenta.

mercoledì 24 ottobre 2012

AMORE: UNA MALATTIA DA CUI SI PUO' GUARIRE


E un bel giorno, dopo tanti e tanti anni, ti accorgi che l unica persona che vorresti
accanto per il resto della tua vita, e con cui vorresti condividere ogni passo del tuo
cammino fino alla fine, a cui vorresti dare tutto, per cui potresti perderti nei suoi
occhi ore e ore senza il bisogno di portartela a letto, vive in un altro mondo, distante
anni e anni luce dal tuo, e nonostante l' inutile infantile ingenuo tentativo di
mostrarle il tuo mondo e altrettanto inutile di entrare nel suo, la realtà dei fatti è
una: TU PER LEI NON ESISTI.

Intanto non riesci a pensare ad altro, un chiodo fisso in quella tua testa malata,
illusioni, speranze, disperazione, dal mattino fino alla sera, e la notte nei tuoi sogni
non ti da pace, ossessionato, esaurito, triste, arrabbiato, deluso, ti senti stupido,
infantile, non hai il controllo, non riesci a fartene una ragione.
Intanto, non ti rimane che sperare che almeno lei sia felice, perchè vederla star male
ti spezza il cuore, e nel tuo piccolo, dal tuo lontano, vuoto, inutile mondo, fai il
possibile per contribuire alla sua felicità, nell' ombra, come un ladro.
Dopotutto, tra possedere e amare c è una differenza abissale, e a volte, purtroppo, le
direzioni sono opposte. Ma questo non basta ad alleggerire la pressione che ti schiaccia
il cranio.
E mentre ti contorci tra atroci sofferenze, ti risuona in testa al ritmo di una campana
a morto una sola e anche piuttosto banale domanda: PERCHE'?

La verità è che non c è un perchè, l amore è una ruota che gira: una volta ferisci tu,
una volta ferisco io, o ci si ferisce da soli, come piccoli selvaggi che non sanno
razionalizzare i propri sentimenti che divampano incontrollati bruciandoci da dentro, a
volte le ferite sono più profonde e le ustioni gravissime, altre volte ce la caviamo con
qualche graffio e qualche bruciatura qua e la, e il momento e il modo in cui gira questa
ruota devastante, non ci è dato di sapere, è un pò come la morte, non si sa mai se è lei
finche non arriva per davvero.

E allora? e poi? che senso ha tutto il resto? non si riesce a trovare un senso a niente,
neanche a noi stessi, senza vedere un domani, tutto è completamente privo di
significato: andare avanti, abbellirsi, imbruttirsi, coprirsi, spogliarsi, scopare,
masturbarsi, mantenersi vivi, o andare in contro alla morte a passo un pò più svelto del
solito, lavoro, arte, sport, amici,famiglia, tutto sembra inutile e indifferente, e vi
ritrovate insofferenti, apatici, svuotati.

Ma ecco che sopraggiungie puntuale e immancabile, il nostro preziosissimo, istinto di
sopravvivenza a salvarci dall estremo, inutile, stupido atto pregno di egoismo e
debolezza. Come l araba fenice risorgiamo, scatta la rabbia, quella buona, la voglia di
vivere e di sorridere ad ogni costo, contro tutto e tutti, destino avverso compreso.
Come nuovi ci troviamo pronti a caricarci di energie positive, serenità e felicità che
giorno dopo giorno riusciamo a regalarci da soli, senza bisogno di ringraziare nessuno
tranne che noi stessi.


Obiettivi da raggiungiere sempre nuovi, amicizie con cui passare bei momenti, o con cui
fare del sano sesso, sostanze con cui stordirsi, passioni da coltivare, insomma
qualsiasi tipo di intrattenimento che ci impedisca di pensare, nutrendo in un angolino
di cuore, una piccola speranza, che un giorno la ruota possa girare per il verso giusto,
e che incontreremo una persona di cui innamorarci e che ci ami altrettanto, consapevoli
che non sarà così speciale come ce lo immaginavamo nella nostra ingenua fantasia
fanciullesca, ma altrettanto consapevoli che probabilmente ciò non accadrà mai.


Invece, è così semplice e indolore accettare la realtà: ovvero che l amore, da cui tanto
ci facciamo condizionare l umore e il benessere quotidiano, è solo un idealizzazione di
un altro essere umano dell altro sesso, una serie di meccanismi inconsci che ad un
tratto ci fa apparire un normalissimo individuo unico e indispensabile per la nostra
felicità, serenità e sopravvivenza, quando invece nulla di diverso ha dagli altri
milioni di esseri umani che ci circondano, che è uno stupido scherzo della nostra
fantasia, un sentimento che rende deboli e ci fa fare e dire cose stupide, un
apparentemente errore nel "programma" della nostra psiche, che altri non è che un
istinto primordiale, il più primordiale dopo l istinto di sopravvivenza, quello atto a
riprodurci,  di cui la natura ci ha dotato per essere sicura che non ci estinguessimo.

Ma essendo esseri dotati di intelletto e razionalità, abbiamo la possibilità di
liberarci dagli istinti che abbassano la qualità della nostra vita e vivere finalmente
liberi e sereni da ogni turbamento, conservando le nostre energie fisiche e mentali per
aspetti più produttivi in cui interagire con l ambiente circostante e interiore.
Gli istinti primordiali lasciamoli alla sessualità, senza inibizioni, ne condizionamenti
emotivi.

Analizzando a fondo i sintomi dell amore, non sono poi così diversi da un disturbo
ossessivo compulsivo nevrotico, una mania, manie che passano, che guariscono, come ogni
malattia da cui si possa guarire.

giovedì 27 settembre 2012

Quello schiaffo

E così hai deciso per tutti quanti, 
anche per me, non ne avevi il diritto, 
sei andato via così, senza salutare, 
senza che io potessi renderti quello schiaffo, 
con cui quella sera mi insegnasti
che mi dovevo voler bene, ci abbracciammo, 
e tu piangesti per me, per il bene che mi volevi. 
Se solo fossi riuscito a dimostrarti il mio,
sarebbe andata diversamente? 
Se solo ci fossi stato, nel momento giusto,
si che te lo avrei reso quello schiaffone, 
e con quello altri cento, per farti sentire 
quanto non eri solo a lottare in questo 
mondo così avaro di felicità, quanto il dolore 
stesso sia tutta vita da vivere,
e valga la pena di soffrire anche 
solo per un granello di felicità.
Tu, sempre pronto per un amico, 
sempre carico di sorrisi, e disposto
a regalarne in qua e la, ma con quegli occhi
che mal celavano quella malinconia 
che ti portavi appresso come una cicatrice.
Stavolta mi hai fatto proprio incazzare,
non ti perdonerò mai.

lunedì 24 settembre 2012

stuprato dall' arte

Ci sono opere che ti stuprano a fondo l anima tatuandoti dentro emozioni indelebili profonde cicatrici di meravigliosa bellezza in tristi tramonti svelandoti frammenti di te che aspettavi solo di conoscere

mercoledì 25 luglio 2012

Punti interrogativi giganti

Punti interrogativi giganti, punti esclamativi morti, valanghe di virgole e punti di sospensione,
parentesi vuote, e un punto e a capo che non arriva mai

Strade sconnesse, percorsi interrotti, la meta torna indietro,
tutto buio, il filo di arianna s è spezzato, l' Io Nero minaccioso

Finestre sul nulla, un piede sull accelleratore, l altro sul freno,
infinito frenetico girar su me stesso immobile.

giovedì 21 giugno 2012

Involuzione della razza umana

Riflettendo sull evoluzione e sui cambiamenti nella gentica della razza umana, credo che tra qualche migliaio d anni, non avremo un cervello grande come quello che abbiamo ora, e questo per il semplice fatto che ce n è sempre meno bisogno e sta cadendo in disuso! questo probabilmente accadrà davvero, ma solo se non ci saremo gia estinti prima dopo aver ridotto il mondo a un deserto avvelenato privo di forme di vita. ma tanto noi tra una 50ina d anni si muore no? e allora?? chissenefrega!

lunedì 18 giugno 2012

sistemi di controllo di massa: il calcio

E' uno dei migliori sistemi di controllo di massa. un pò come i 5 minuti d odio in 1984. serve a coinvogliare le frustrazioni, le ansie, la rabbia del popolo. serve a farlo sentire unito, a farlo sentire parte di qualcosa di grande, serve a farlo sognare in grande, a dargli speranza, la speranza del cambiamento in un futuro immediato, gloria e vittoria, la speranza di prevalere e di essere migliore in qualcosa anche se nella vita vera non lo è stato mai. Perchè ci hanno educati a un sistema in cui è necessario prevalere, in cui vincere è importante, in cui l importante è il voto. un sistema dove se non vinci hai perso, ed è questo senso di sconfitta che deprime e rende debole l individuo fino a renderlo docile e innoquo. Ma non si può reprimere del tutto l istinto umano e, è per questo che servono valvole di sfogo come quell del calcio.
inimmaginabile la sensazione di libertà che si prova ad essere -maschio -30enne -italiano e a non essere appiccicato a quella cazzo di tv in preda a rabbia ansia o gioia che sia per una partita che non gioco io, per dei milioni di euro che non guadagnerò mai, e per una bandiera che non mi ha mai rappresentato.

mercoledì 13 giugno 2012

i maiali-mali

Sia benedetto il giorno in cui i rappresentanti dell odioso Dio brucieranno sulla terra liberandoci dall inferno rideremo con il cielo spurgati da tutti i maiali-mali amen
essere consapevole può darti l illusione di essere libero
ma sarà solo l azione a renderti tale

il quadro alienante(e anche un pò alieno)della situazione


Siamo come bestie che non hanno mai conosciuto la libertà, ci hanno abituati giorno dopo giorno ad accettare tutto, educati, ammaestrati, lobotomizzati, inconsapevolmente, gradualmente, e hanno fatto tutto ciò facendoci credere di essere liberi. e ci hanno fatto credere che squello che abbiamo è indispensabile, e che non possiamo rischiare di perderlo, che il mondo che ci circonda è giusto, e che se ci ribellassimo alle regole che lo dominano saremmo sbagliati. noi amiamo la nostra galera, non ne possiamo fare a meno. hanno inventato il lupo cattivo per farci credere che abbiamo bisogno di un pastore.

Siamo pecore a cui tosano la lana, vacche a cui mungono il latte, buoi che trainano carri in cattività. ma non ce ne rendiamo conto, non ce ne vogliamo rendere conto, perchè in realtà in cuor nostro sappiamo, ed è per questo che ci sentiamo frustrati, arrabbiati per questo, sfoghiamo la nostra repressione nel sogno, nelle storie fantastiche in cui ci immedesimiamo nel protagonista che ammazza il cattivo, salva il mondo, rende giustizia, e rende tutti felici.

Ciò basta a molti di noi nati in cattività a non ribellarsi, la consapevolezza e la speranza, ma questo non basta più se vogliamo cambiare la situazione attuale. Ma noi siamo contenti così, ci tengono per le palle con zucchero, caffeina, nicotina, alcool, droghe varie, tv, sport in tv, novità automobilistiche e tecnologiche. mentre in realtà non abbiamo bisogno di niente di tutto ciò, ma crediamo che la vita sia insostenibile senza queste cose..e alla fine ci ritroviamo troppo impegnati a sopravvivere presi solo da noi stessi. la verità è che siamo un imperfezione, un errore della natura, siamo il cancro della madre terra, e se non ci estinguiamo prima noi, un giorno non molto lontano, stermineremo la vita su questo pianeta.

Non manca molto al punto di non ritorno, e solo un miracolo potrebbe salvarci....e in fondo ci spero davvero..non oso immaginare cosa abbia dato il via a questa imperfezione genetica che ha portato alla nostra evoluzione. e cosa ci sia dietro alla nascita di religioni, imperi e associazioni segrete che probabilmente dirigono da dietro le quinte questo le sorti dell umanità.

Massoneria? area 51? archivi vaticani? babilonia? fantasie complottistiche senza prove se non supposizioni e leggende, delirio di pazzo, ma non è così evidente e logico che c è un disegno più grande di quello che ci è dato sapere con troppi punti oscuri ancora non collegati e che dio non c entra proprio niente?

legami

Il tempo passa, donne e amici vanno e vengono
i parenti per fortuna o purtroppo ci sono sempre stati
Ma ci sono legami indissolubili destinati a rimanerci dentro per il resto della nostra vita
nonostante la distanza
nonostante il tempo
nonostante i nostri cambi di mentalità, di abitudini, di obiettivi.
Legami che senza spiegazione alcuna, forse strani scherzi della biochimica dei nostri cervelli, o di chissà quale percorso inconscio, non mutano, non svaniscono, non si affievoliscono.
Sono così forti che vanno al dì la dell' amore e dell' amicizia..sono legami.

scorrere scontroso



punti di vista traversi o contrari
sempre
battaglie contro mulini a vento
perse
un'ora intanto veloce vola
ancora

sul filo del rasoio

viaggiando lungo il filo di un rasoio
tagliarsi ne è la logica conseguenza
ma quante cicatrici
in questo viaggio senza meta
c è bisogno di rallentare per vedere le sfumature di questa vita che
ci scorre davanti come una moviola impazzita

ai limiti dell entropia prima della ascesa

mi sto domandando quale sia il limite di entropia da raggiungere nella mente di un essere umano prima di passare alla creazione e all ordine, quanto profondo sia il fondo da toccare prima di risalire, quanto tempo possiamo passare a ingigantire piccoli stupidi paranoici problemi insignificanti prima di capire che non abbiamo problemi reali, e che abbiamo potenzialità e possibilità illimitate, e che tutto ciò che va male non dipende dal mondo che ci circonda, ma solo dal nostro essere piccoli, essere pigri, essere vittime, alla nostra difficoltà di accettare, di vedere, di sentire, di accettare il bene insieme al male, la vita insieme alla morte, il piacere inisieme al dolore.

fiore

un giorno vidi un fiore meraviglioso, ma capii che se avessi cercato di coglierlo, sarebbe appassito e morto, e non avrei mai più potuto ammirare la sua bellezza e inebriarmi del suo profumo

grazie stato italiano

Un sentito grazie allo stato italiano, nel quale non mi riconosco, per concedermi ogni mese di pagare bestie che difendono il mio diritto a stare zitto, il mio diritto a essere derubato, il mio diritto a essere quasi ucciso in un pestaggio, ma soprattutto, per difendere il mio diritto a non avere diritti che non siano concessi dalla classe dominante.

identità

ricercare la propria identità in un luogo o gruppo di appartenenza..giusto o sbagliato..non spetta a me a dirlo, ma su una cosa sono sicuro: IO sono IO, e rifiuto che la mia identità unica e individuale sia catalogata in un insieme di altre perchè ritenuta ugale ad esse.
l' amor fiore non è rosa perchè rossa ma perchè spina

noi schiavi di noi

prima di cercare libertà..dovremmo essere liberi da noi stessi
prima di credere..dovremmo credere in noi stessi
prima di amare..dovremmo amare noi stessi
prima di odiare..dovremmo imparare a liberarci, crederci e amarci

a lucca comics


Tra aliti pesanti, tanfo d' ascelle e di nerd, giorni di cammino e lotta contro migliaia di schiene da scavalcare.
L' ottava arte, la dove finisce il disegno e inizia la letteratura, in quella terra di mezzo, dove finisce la realtà e inizia il sogno.

facebook come matrix

chiedendomi se il creatore di questa matrix conosciuta come facebook (ovvero il signor Mark Zuckerberg) fosse dentro o fuori la sua matrix...sono giunto a delle conclusioni: credo che fb sia una vera e propria droga, come il fumo, il caffè, la cioccolata,il tè, gli zuccheri, la cocaina e l alcool. se sai che fa male, ma se non ne puoi fare a meno per qualche motivo lo limiti al minimo. e l unico motivo valido per passare il proprio tempo su fb secondo me sono il lavoro, le foto, la musica, i film e i libri condivisi, insomma, la cultura in generale, poi però ri accorgi che perdi di vista i tuoi obiettivi, perdi di vista quella che è la tua VERA vita sociale e soprattutto sprechi ore preziose della tua vita come una zanzara attratta da una fonte luminosa, credendo di interagire a fondo con figurine sul tuo schermo, mentre potresti condividere momenti di noia, con gente in carne ossa che condivide la propria noia con te e intanto spremervi il cervello per non annoiarvi e magari anche riuscire a fare qualcosa di nuovo, diverso e interessante. intanto, se nel tempo libero ci venisse in mente di imparare qualcosa di diverso da ciò che ci serve per guadagnare i nostro stipendiuccio per tirare a campare, perdiamo ore di lettura, ore di film che comunque qualcosa insegnano, ore di acculturamento musicale, ma soprattutto ti accorgi che qualsiasi cosa, ma dico proprio qualsiasi cosa tu creda di aver costruito in rapporti umani su fb lo hai fatto giocando a un videogioco, e umanamente, quando rivedi le persone fuori dallo schermo, è come se su fb non vi foste mai detti niente, hai riempito la propria anima di vuoti pixel, e nella realtà quei pixel svaniscono come l illusione di un sogno al risveglio. La verità è che noi siamo analogici, non digitali, la nostra comunicazione è fatta di sguardi, gesti, odori, tono della voce, e solo in piccola parte del solo senso delle parole. il senso delle parole che scriviamo, in realtà senza tutto il linguaggio paraverbale e gestuale, è dato in pasto alle molteplici possibilità di interpretazione di chi sta dall altra parte. e di quello che volevamo in realtà comunicare è arrivato poco o tutt altro. Perchè fb da dipendenza? abbiamo bisogno di distaccarci dalla realtà perchè tendiamo a rifiutarla, abbiamo bisogno di addentrarci in un mondo parallelo in cui deteniamo il controllo, crediamo di dire la nostra, crediamo di essere capaci di ascoltare e di essere ascoltati. ma soprattutto facciamo tutto ciò attraverso un filtro comunicativo ancora più spesso e potente di quello che indossiamo nella realtà, una vera e propria armatura, anzi, è come fare la guerra dalla stanza dei bottoni. Voglio ricordarlo a tutti i miei contatti fb oltre che a me stesso per l ennesima volta: fb è un mezzo di comunicazione come un altro, e va usato come tale, per il resto non è nient altro che un videogioco. Non si può pensare di intrappolare la propria vita, sopratutto quella sociale, in un videogioco, è disumano, è psicologicamente autodistruttivo, e ci rende come autistici che vivono in un mondo parallelo, forse felici, forse no, tanto non si capisce da fuori, ma sicuramente fuori dal mondo, derubati della vita vera, quella che va vissuta al massimo minuto per minuto perchè è una e per niente infinita. e aggiungerei che l idea di essere cavie in un sistema atto a far capire meglio a chi di dovere meglio come manipolarci soprattutto cosa venderci "non mi piace".
nè giustizia... nè perchè... se amor provi o d' odio infuri...

fare ciò che è giusto

passare una vita a fare ciò che è giusto
cercare di ferire il meno possibile
cercare di farsi ferire il meno possibile
passarla a farsi mungere come vacche ingabbiate nel sistema
indossare maschere spesse come muri pronte per ogni situazione
fino a non ricordarsi più la propria faccia
sopprimere il proprio istinto
crescere e uccidere il bambino dentro e l adolescente che è stato
barattare la propria identità in cambio del comodo quieto vivere
in preda alle circostanze
divenire attori eccezionali bravissimi a mentire persino a se stessi

puro

ti chiamerò Puro
come l amore che ti ha reso vivo
perchè tu possa avere la forza di ascoltare te stesso e il mondo che ti circonda
sopportando a stesso modo dolore e felicità
senza bisogno di scappare
mai
senza farti macchiare
mai
sarai ciò che non sono stato
mai
Puro: il figlio che non avrò
nel quale rinascerò

religione

Qualsiasi religione, vista come mezzo per trasmettere principi morali, è in realtà una menzogna atta ad abituare le masse alla servitù e all' ipocrisia. I principi morali sono insiti nel buon senso collettivo, e si possono trasmettere senza alcun bisogno di religione. Solo grazie alla diffusione del sapere, il male che io chiamo religione e che da migliaia di anni continua a dividere i popoli, andrà via via scomparendo nei secoli dei secoli amen

servo

bravo servo
cattivo servo
comunque un servo
servo con illusione di libertà
servo senza illusione di libertà
comunque servo
servo che comanda altri servi
E' COMUNQUE UN SERVO

martedì 12 giugno 2012

non credo ai limiti ma al potere di superarli
non credo alle sconfitte,  ma alle lezioni
non credo in dio,  ma a me
e fu così che l ultimo pezzo di bambino che m era rimasto è volato via per sempre.....dopo avermi fatto vedere ancora una volta l isola che non c è
...terremoti...dentro e fuori...pioggia...dentro e fuori...caos...dentro e fuori........fermezza...dentro e fuori...sole...dentro e fuori....ordine...dentro e fuori...

luoghi comuni VERAMENTE fuorvianti

Destra e sinistra si fanno la guerra, gli immigrati sono cattivi, i politici sono tutti ladri, c è la disoccupazione, tanto la pensione non ce la danno, non se ne può più della burocrazia, con queste strade hanno fatto un gran casino, c è traffico ovunque, ma quante tasse, ci faranno pagare anche l aria, la benzina aumenta sempre di più, la vita è sempre più cara, non si può più star tranquilli, in tv c è solo robaccia, le notte le strade sono pericolose, goventù bruciata,la mafia è una grande piaga, non ci sono più stagioni, bisognerebbe andare a giro armati, bisognerebbe fare la rivoluzione, l importante è avere il posto fisso, se non studi non avrai mai un futuro felice , quante catastrofi, sembra davvero arrivata la fine del mondo, la chiesa è una società a delinquere, ci vorremme la pena di morte, ci rubano il lavoro, erano meglio gli anni 90 80 70 , era meglio quando si stava peggio, non ci sono più principi morali, e intanto le multinazionali giocano con le nostre vite.
poche gocce non sono nulla.....tante gocce sono pioggia

la "social-illusione" come mezzo di repressione di massa

e intanto penso ai cervelli di milioni di persone intrappolati su sti maledetti social network (compreso il mio), e che tutte gli ideali di giustizia e la voglia di cambiare alla fine si riducono a squallidissimi "mi piace" (compreso il mio) trovo tutto ciò molto ironico, per non dire bizzarro, grottesco..direi che hanno trovato il modo di dare libero sfogo alla nostra voglia di urlare senza che facciamo rumore...bravi bravi bravi...

tu credi? sicuro?

Perchè chi crede nella vita eterna teme la morte e la vive con dolore, la sua e delle persone a se care? non dovrebbe forse gioire di raggiungere i cari defunti precedentemente? non dovrebbe gioire di incontrare finalmente il dio suo? non dovrebbe gioire per giungere in fine nel paradiso bramato per una vita intera?

immemore

egli si innamorò di un idea
ma l idea che amava si trasformò in qualcos altro
allora si innamorò del ricordo dell idea
eppure il ricordo di quell idea svanì con il passare del tempo
fu così che si innamorò del ricordo di se stesso
intanto il tempo passava
e il ricordo di se stesso si faceva sempre più fievole

l ombra delle nuvole

folle e temerario nel giorno in cui
pieno di te gettasti le ali

volasti assaporando nuvole
ignaro dell acre sapore della terra
lo saggiasti malamente insieme al sapore del sangue
durante quel catastrofico schianto al suolo
ora scali montagne per mirarle da vicino
ma la loro ombra ti abbuia l'anima

io dio

io con dio
io senza dio
dio con dio
io con io
amore con le more
odio con amore
odio con dio
le more con amore
io odio dio
io dio di io
io odio io

armature di ipocrisia

condannati a vivere dentro armature di ipocrisia
spesse come muri di cemento fredde pesanti
al sicuro dagli insulti di un ambiente ostile
urlando sonori silenzi assensi venduti alla quiete

la pelle pura e intatta senza cicatrici lontana dal dolore
compagna inseparabile di un buio che non si è assentato mai
sensibile come una ferita che non si è rimarginata mai
gelida come l abisso dove la calda vita non si è posata mai

un unico eterno istante

la mano scorre
forte e potente
precisa e leggera
chiudo le palpebre

il mio occhio vede
lo spirito è fermo
il mondo reale svanisce
ora sono il mondo

orbito in un equilibrio cosmico
denso di magia senza religione
in uno spazio senza tempo
in un unico eterno istante

"pre-social-network" vs "post-social-network"

Ricordo più di qualche anno fa: quando si andava a trovare qualcuno, o questi veniva a casa nostra, e gli si facevano vedere le foto, era un rito inevitabile tra amici, parenti e nuove conoscenze. C era il fascino e il gusto della sorpresa, dell esclusiva, di condividere le emozioni suscitate dalle foto insieme alle persone vicine, le fotoricordo assumevano un significato intimo e prezioso. Quello che dicevi durante una conversazione era correttamente interpretato grazie al tono della voce e il linguaggio del corpo, anzichè essere trasmesso tramite vuote parole lasciate a libera quanto inevitabilmente distorita interpretazione. Noto da qualche anno a questa parte: foto e pensieri personali riguardanti la propria vita privata gettati in pasto alla folla, alla merce del primo conoscente, pronto a giudicare che tipo di persona sei e cosa fai nella vita e di conseguenza il modo in cui approcciare o non approcciare con te, distorgendo la reale percezione della tua personalità. L inevitabile cozzare della realtà virtuale con la vita vera, la distruzione delle aspettative, la preclusione di poter vivere e conoscere una persona vera per come si fa nella vita reale; e tutto ciò perchè inconsciamente ci soffermiamo sulla "COPERTINA DI UN LIBRO CHIUSO" , che altri non è che il significato letterale della parola "FACEBOOK". Facebook è un mezzo, e come tutti i mezzi, se ne può far un uso sano e costruttivo, o un uso malato e distruttivo. La mia riflessione, non vuole essere affatto una critica a fb, o ancor peggio una condanna, ma è semplicemente un invito a non farsi trascinare dal mezzo, riconoscendone oltre che le potenzialità, anche i limiti.