mercoledì 13 giugno 2012

facebook come matrix

chiedendomi se il creatore di questa matrix conosciuta come facebook (ovvero il signor Mark Zuckerberg) fosse dentro o fuori la sua matrix...sono giunto a delle conclusioni: credo che fb sia una vera e propria droga, come il fumo, il caffè, la cioccolata,il tè, gli zuccheri, la cocaina e l alcool. se sai che fa male, ma se non ne puoi fare a meno per qualche motivo lo limiti al minimo. e l unico motivo valido per passare il proprio tempo su fb secondo me sono il lavoro, le foto, la musica, i film e i libri condivisi, insomma, la cultura in generale, poi però ri accorgi che perdi di vista i tuoi obiettivi, perdi di vista quella che è la tua VERA vita sociale e soprattutto sprechi ore preziose della tua vita come una zanzara attratta da una fonte luminosa, credendo di interagire a fondo con figurine sul tuo schermo, mentre potresti condividere momenti di noia, con gente in carne ossa che condivide la propria noia con te e intanto spremervi il cervello per non annoiarvi e magari anche riuscire a fare qualcosa di nuovo, diverso e interessante. intanto, se nel tempo libero ci venisse in mente di imparare qualcosa di diverso da ciò che ci serve per guadagnare i nostro stipendiuccio per tirare a campare, perdiamo ore di lettura, ore di film che comunque qualcosa insegnano, ore di acculturamento musicale, ma soprattutto ti accorgi che qualsiasi cosa, ma dico proprio qualsiasi cosa tu creda di aver costruito in rapporti umani su fb lo hai fatto giocando a un videogioco, e umanamente, quando rivedi le persone fuori dallo schermo, è come se su fb non vi foste mai detti niente, hai riempito la propria anima di vuoti pixel, e nella realtà quei pixel svaniscono come l illusione di un sogno al risveglio. La verità è che noi siamo analogici, non digitali, la nostra comunicazione è fatta di sguardi, gesti, odori, tono della voce, e solo in piccola parte del solo senso delle parole. il senso delle parole che scriviamo, in realtà senza tutto il linguaggio paraverbale e gestuale, è dato in pasto alle molteplici possibilità di interpretazione di chi sta dall altra parte. e di quello che volevamo in realtà comunicare è arrivato poco o tutt altro. Perchè fb da dipendenza? abbiamo bisogno di distaccarci dalla realtà perchè tendiamo a rifiutarla, abbiamo bisogno di addentrarci in un mondo parallelo in cui deteniamo il controllo, crediamo di dire la nostra, crediamo di essere capaci di ascoltare e di essere ascoltati. ma soprattutto facciamo tutto ciò attraverso un filtro comunicativo ancora più spesso e potente di quello che indossiamo nella realtà, una vera e propria armatura, anzi, è come fare la guerra dalla stanza dei bottoni. Voglio ricordarlo a tutti i miei contatti fb oltre che a me stesso per l ennesima volta: fb è un mezzo di comunicazione come un altro, e va usato come tale, per il resto non è nient altro che un videogioco. Non si può pensare di intrappolare la propria vita, sopratutto quella sociale, in un videogioco, è disumano, è psicologicamente autodistruttivo, e ci rende come autistici che vivono in un mondo parallelo, forse felici, forse no, tanto non si capisce da fuori, ma sicuramente fuori dal mondo, derubati della vita vera, quella che va vissuta al massimo minuto per minuto perchè è una e per niente infinita. e aggiungerei che l idea di essere cavie in un sistema atto a far capire meglio a chi di dovere meglio come manipolarci soprattutto cosa venderci "non mi piace".

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